È un giorno d’inverno. Giuseppe, dopo una lunga vita vissuta tra gioie, dolori, entusiasmo, tenacia e tante avventure, ha appena esalato il suo ultimo respiro. La morte lo ha preso, ma inizia a percepirsi più vivo che mai e incomincia a ripercorrere a ritroso un viaggio nelle memorie del proprio passato.
Partendo dall’infanzia, i suoi ricordi si snodano tra gli anni ’20 e ’30 nel colorito rione del Capo, storico quartiere di Palermo. Le sue rievocazioni continuano in Grecia poiché, a seguito dello scoppio del Secondo conflitto mondiale, Giuseppe riceve la chiamata alle armi. Divenuto un marinaio della Regia Marina Italiana, apprende una nuova lingua e si integra per quattro lunghi anni nella piccola comunità di Navarino, in Grecia, i cui abitanti gli danno il soprannome Spyros e dove lascerà un pezzo del suo cuore e della sua giovinezza. Giuseppe narra il suo ritorno in una Palermo da ricostruire insieme alla sua stessa vita, un cammino di sofferenza, ma anche e soprattutto di riscatto e di speranza tracciando con serenità, fin dalla prima pagina, un intenso percorso di riflessione che terrà il lettore con il fiato sospeso fino alla fine.
L’esordio letterario di Rita Giammarresi, tra romanzo di formazione e autobiografia, è un omaggio alla memoria dell’amato padre che sempre, in prima persona, racconta di un uomo che, come altri della sua epoca, è partito dal nulla e ha costruito basi solide abbattendo i muri della miseria.
Spyros – il marinaio italiano
Anno | |
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Pagine | 240 |
Caratteristiche | Brossura |
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ISBN | |
Autore |
16,90€
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