Un libro scritto di getto frutto delle esperienze universitarie dell’autore nel quale si racconta come il raggiungimento di un obiettivo possa determinare la creazione di legami forti e indissolubili. Una analisi, spesso graffiante, sul mondo della scuola e del diritto allo studio ma anche e soprattutto su un valore ben preciso: l’amicizia. La storia, liberamente tratta da un fatto realmente accaduto, narra di un gruppo di studenti che si trovano nella malinconica situazione di essere gli ultimi laureandi di scienze della comunicazione dell’Università Kore di Enna prima della definitiva chiusura del corso e, in particolare, di uno di loro affetto da disturbo schizoide della personalità. Un parallelismo originale e audace accompagna la trama di questo romanzo che è un vero e proprio inno al cammino della conoscenza, di se, del mondo e degli altri. Un contesto ambivalente dove l’autore configura in alcuni personaggi diverse sfaccettature della suo pensiero, dalla coscienza alla perseveranza, dalla forza al coraggio, dalla solitudine all’abnegazione. Storie, sentimenti e modi di vedere la vita che nel romanzo avranno ruoli militari. Un finale denso di sorprese e colpi di scena dove tutto non andrà come sperato, gran parte delle cose accadute impossibile comprendere ma dove il verbo conoscere sarà considerato un bene necessario, importante, fondamentale per continuare la vita in questo mondo caotico e per darne ad ognuno degli interpreti il giusto equilibrio. La chiave di lettura potrebbe rivelarsi anche un’altra: chi sono veramente i plotoni grigi? Chi o cosa rappresenta il dottor Indelicato? A volte basta cambiare prospettiva, chiudere gli occhi, congiungere le mani e tutto si trasforma. Basta solo avere fede.
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