Mariale. Omaggio filiale alla Vergine celeste è il tributo di un uomo che con la Madonna mantenne una singolare relazione fatta di intensa e cieca devozione, di umano e tenero affetto, di costante e mai interrotta comunicazione. Il rapporto fra i due (che dal canto suo l’Autore riteneva assolutamente dialettico) finiva per assumere tratti e consistenza alquanto originali, connotato com’era da un’ingenua sebbene virtuale fisicità sublimata, quale quella umanamente insistente fra un figlio e una madre. Mariale avrebbe tutte le caratteristiche di un tributo estremo, se è vero che l’Autore espresse la volontà di pubblicarlo soltanto pochi mesi prima della propria morte, avvenuta nel maggio 2008, senza tuttavia riuscirvi. In verità l’opera era già stata concepita e parzialmente redatta vent’anni prima, nel 1987, in occasione dell’Anno Mariano voluto da Giovanni Paolo II. Era stata ideata quale diario intimo in cui la rivisitazione di alcuni eventi imperniati sulla Vergine madre e mediatrice si sarebbe intrecciata con l’espressione filiale e immediata dell’esperienza contemplativa dell’Autore. Alla distanza di un anno dalla morte di Achille Abela, Mariale viene pubblicato divenendo tributo addirittura postumo, ma proprio per questo più significativo, in quanto opera di chi adesso – libero da vincoli fisici – vive forse nella perenne contemplazione di Colei che l’ha ispirato.
Mariale
Omaggio filiale alla vergine celeste
Anno | |
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Pagine | 112 |
Caratteristiche | Brossura |
Formato | |
ISBN | |
Autore |
12,00€
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