Il ritorno dell’emigrante. È forse uno dei temi che più stanno a cuore alla letteratura italiana che lo ha affrontato in tutte le sue sfaccettature, guardandolo in controluce per meglio metterne a fuoco i chiaroscuri. Il ritorno come metafora di un viaggio tutto interiore alla ricerca delle proprie origini, in cui il paese natio è solo un’immagine mitizzata; oppure il ritorno effettivo, materiale, cui segue l’inevitabile amara constatazione dell’abisso che separa il ricordo e la realtà, che è andata avanti senza aspettarci. Il ritorno come scacco, rinuncia a trovare ciò che si cercava fuori dal proprio mondo, disfatta del vivere; o, ancora, come trionfo di chi invece ce l’ha fatta e adesso è oggetto di ammirazione per chi è rimasto. Da quest’ultima positiva accezione comincia il libro Cu nesci rinesci, in italiano chi esce riesce, opera prima della scrittrice Beatrice Vacirca Arena
Cu nesci rinesci (Chi esce riesce)
Anno | |
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Pagine | 160 |
Caratteristiche | Brossura |
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ISBN | |
Autore |
12,00€
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