Albero genealogico di Filippo Cordova
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Pagine | 120 |
Caratteristiche | cartonato |
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ISBN |
30,00€
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Albero genealogico di Filippo Cordova
30,00€
Gaetano Mililli si è da sempre impegnato, con la sua scrittura, per la sopravvivenza della storia, delle tradizioni e dell’identità anzitutto aidonesi, ma in un certo qual modo anche siciliane in generale.
La Sicilia è da sempre terra di influssi provenienti da ogni parte del mediterraneo e del mondo. Dapprima i greci, poi i latini, gli arabi, i normanni e così via. Anche se le varie culture e civiltà si sono avvicendate, nessuna ha mai distrutto quanto costruito dalla precedente. Motivo per cui, in Sicilia, esiste una varietà di culture, tradizioni, usi e costumi differenti tra loro e incluse in una unica: quella siciliana.
Anche la lingua è stata fortemente influenzata nei secoli, da una punta all’altra della Trinacria, infatti, l’isola ha vissuto e vive tuttora la storia che l’ha portata alla contemporaneità. Ancora oggi, per fortuna, si parlano i dialetti. I nostri nonni, genitori, zii, ricorderanno più vocaboli, quelli arcaici, ma quello che tutti definiamo come “accento” differenzia zone diverse della Sicilia, seppur confinanti.
Questo è il caso di Aidone, paese dell’entroterra siciliano, in provincia di Enna, che è particolarmente conosciuta, oltre che per le sue bellezze archeologiche, anche per il suo bilinguismo. Si parlano infatti il dialetto galloitalico e il dialetto galloitalico sicilianizzato.
A studiare, e spiegare, il fenomeno è stato Gaetano Mililli, già direttore della Biblioteca di Aidone, che nel 2004 pubblica, dopo una gestazione durata ben otto anni Poesie e proverbi nella parlata galloitalica di Aidone, un volume contenente, come comprensibile dal titolo, le poesie in dialetto galloitalico e facenti riferimento alcune alle tradizioni della Settimana Santa aidonese, altre a semplici ricordi o temi morali, politici e di costume in generale. Non tralasciando però i proverbi, che forse più di tutti riescono a spiegare il passaggio della storia e dell’eredità lasciataci. Un’eredità che potremmo definire “patrimonio” per quanti volessero tramandare l’identità di una cultura, di una comunità che non vuole dimenticare le sue radici.
A proposito di eredità e radici, è interessante l’ultimo e recente lavoro di Gaetano Mililli: l’Albero genealogico di Filippo Cordova, personaggio illustre di Aidone.
Eredità e storia, cultura e tradizioni, si intrecciano nello scorrere della penna di Mililli che, ispirato da un profondo amore per la sua terra e le sue infinite bellezze, vuole che ai posteri venga regalata
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