Luciano Landoni
Gli piace molto leggere e anche scrivere ed è perfettamente d’accordo con Leo Longanesi secondo cui il giornalista è colui il quale “spiega benissimo quello che non sa”.
Adora la propria famiglia, impazzisce per l’Inter, apprezza incondizionatamente i film di James Bond (in particolare le interpretazioni di Sean Connery) e quelli di fantascienza (soprattutto i grandi classici degli anni ‘50 del Secolo scorso), colleziona sin dall’infanzia le avventure dell’intrepido Tex Willer e da autentico bauscia interista è convinto che il suo unico vero limite sia… L’infinito.
Paolo Salvadeo
È un manager assolutamente atipico, al punto tale da confessare di avere un ego ipertrofico che può, a seconda delle circostanze, dilatarsi fino a diventare una mongolfiera. Ma sa essere umile, quando serve.
Non ha paura di nessuna sfida, soprattutto quando appare impossibile, e ha addirittura il coraggio di travestirsi da Supereroe e di calarsi giù dal tetto dello stabilimento appena inaugurato di una delle società controllate da El.En. Spa, di cui è direttore generale.
Si occupa di tecnologie laser super innovative con applicazioni nel settore industriale, in quello medicale e nel restauro conservativo delle opere d’arte ed è profondamente convinto che “non importa se una macchina laser viene applicata su un Michelangelo, su un Raffaello, su un Leonardo o su un uomo. Perché tutte sono opere d’arte e l’uomo è il più grande capolavoro di Dio”.