La famiglia Florio racconta un pezzo importantissimo della storia della Sicilia e fu protagonista assoluta della stagione della belle époque siciliana. Chi va in Sicilia non può evitare di sentire e leggere di questa famiglia.
Dopo i primi episodi della serie TV I Leoni di Sicilia, diretta da Paolo Genovese e trasmessa su Rai 1, ispirata al best seller di Stefania Auci, abbiamo colto l’occasione per intervistare Serena Lo Pilato e Silvia Maira, autrici del libro Gli anni d’oro della dinastia Florio, edito da Bonfirraro.
Senza voler essere nostalgici, è inevitabile pensare a Il Gattopardo di Luchino Visconti, che ha segnato un’epoca e ha fatto brillare il cinema italiano a livello internazionale. Nonostante l’impegno di Genovese, è evidente il declino in cui versa attualmente il cinema italiano, un destino che certamente Stefania Auci, con il suo romanzo storico tanto amato in Italia e all’estero, non meritava.
Pur con qualche lacuna, come sottolineato da alcuni storici per alcune imperfezioni, I Leoni di Sicilia di Stefania Auci rimane un grande romanzo storico, capace di appassionare il pubblico e riscoprire una delle storie familiari più affascinanti dell’ultimo secolo. Oltre la finzione c’è anche la realtà.
Intervista a Serena Lo Pilato
Chi è Serena Lo Pilato?
Sono una studentessa di diciassette anni, frequento il liceo classico e sono un’appassionata lettrice. Gestisco il blog Libri all’orizzonte, dove condivido recensioni e riflessioni sul mondo della letteratura.
Perché un libro sui Florio?
Di solito, i giovani scrittori si avvicinano ai romanzi rosa o a generi come il mystery o il fantasy. Sebbene io legga libri di ogni genere, il mio interesse per la famiglia Florio è nato già ai tempi della scuola media, tanto che scelsi di dedicare a loro la mia tesina per l’esame di terza media. Quell’interesse, coltivato negli anni con studi, letture e ricerche, si è trasformato, dopo quattro anni, nell’idea di trasformare quella tesina in un libro.
Come pensi che la cultura e la storia siciliana abbiano influenzato il successo della dinastia Florio?
La Sicilia è una terra dalle grandi potenzialità e i Florio, soprattutto la prima generazione, hanno introdotto lavoro sull’isola e fatto prosperare l’economia, regalando ai siciliani un ambizioso sogno imprenditoriale.
Hai parlato della tua grande passione per la lettura. Quali libri o autori ti hanno maggiormente ispirato nella stesura de Gli anni d’oro della dinastia Florio?
Sicuramente tre dei libri del professore Salvatore Requirez, ovvero Ignazio Florio: il Leone di Palermo, Con gli occhi di Franca e Targa Florio: Cento volti di un mito. Ho letto anche molti altri libri e testi dedicati alla famiglia Florio e mi hanno tutti affascinata.
Perché ogni giovane siciliano dovrebbe leggere la storia dei Florio attraverso il tuo libro?
Ho concepito e scritto il mio libro con l’intento di rivolgermi anche a un pubblico giovane, come i miei coetanei, per far loro scoprire una parte cruciale della storia della nostra regione.
Essendo una giovane scrittrice, quali sfide hai incontrato nel documentare una storia così complessa e affascinante come quella dei Florio?
Sicuramente saper discernere la realtà dalla fantasia e selezionare le fonti più affidabili, non solo tra le biografie e i libri storici, ma anche tra centinaia di siti italiani e stranieri che ho consultato.
Cosa ti aspetti da questo libro? Credi che questo nuovo progetto possa, in qualche modo, farti provare nuove emozioni?
Vedere il libro pubblicato è stato già di per sé un sogno realizzato e una grande emozione. Spero vivamente che possa raggiungere anche i giovani lettori.
Perché leggere Gli anni d’oro della dinastia Florio?
Per conoscere personaggi meno noti della famiglia, ma ugualmente ricchi di carisma e fascino. E per esplorare la storia di una famiglia borghese che, elevandosi quasi a dinastia, ha dato alla Sicilia una prosperità economica e culturale senza precedenti e senza pari.
Intervista a Silvia Maira
Cosa ti ha spinto a scrivere a quattro mani un libro sulla dinastia Florio insieme a Serena, nonché tua figlia?
Ho percepito il desiderio di Serena di trasformare il suo sogno in realtà: rendere la sua tesina un libro capace di rivolgersi anche ai lettori più giovani. Ho messo a disposizione la mia penna di romanziera per creare un testo che, pur narrando fatti reali, fosse allo stesso tempo accessibile e scorrevole.
Sui Florio c’è tanta produzione letteraria, soprattutto già prima del grande successo de I leoni di Sicilia di Stefania Auci, quali sono stati i documenti storici o le pubblicazioni per realizzare questo saggio storico dal titolo Gli anni d’oro della dinastia Florio? Cosa pensi del caso letterario di Stefania Auci, è potuto servire a far riscoprire la storia dei Florio e a far riavvicinare alla lettura…?
Per scrivere questo libro è stato necessario un lungo lavoro di ricerca e di studio che si è basato sulla lettura dei saggi già pubblicati, sulla ricerca di fonti inedite, di materiale fotografico e di centinaia di siti, alcuni italiani, altri stranieri. La saga di Stefania Auci ha il merito di aver riacceso i riflettori su una famiglia che merita questa attenzione. Sicuramente l’andamento narrativo del romanzo ha invogliato alla lettura della storia e di conseguenza ha creato curiosità nel lettore.
Marsala, la tua città natale, ha una forte connessione con i Florio. Qual è il legame che vi ha spinto a scrivere su una delle famiglie più potenti d’Italia tra l’800 e il ‘900.
Il mio è un legame personale e affettivo, grazie a mio nonno, dirigente delle cantine Florio per circa quarant’anni. Parte del materiale fotografico e diverse fonti vengono da un archivio familiare privato.
Nel libro, ci sono momenti di grande successo e di declino per la famiglia Florio. Quale evento o periodo ritieni sia stato il più cruciale per il loro destino?
A mio avviso, più che di evento o periodo, ci sono due personaggi chiave in questa famiglia: Vincenzo Florio senior, il genio indiscusso, e Ignazio Florio junior. Il primo rappresenta l’ascesa, il secondo il declino.
Ci puoi raccontare di come è nato il Leo Bibens dei Florio?
Il leone dei Florio è malato e si abbevera a una fonte accanto alla quale crescono gli alberi di chinino, erba medicinale per curare la malaria. La storia del Leo Bibens è fortemente legata a quella della famiglia. I Florio nascono aromatari e nella loro bottega vendevano proprio il chinino.
Sono tante le imprese realizzate dai Florio, dalle tonnare alle cantine di Marsala e dalla Targa Florio alle Flotte Riunite Florio, qual è stata secondo l’impresa più grande dei Florio?
Credo, il coraggio di Vincenzo senior di impiantare un baglio vinicolo tra due colossi già esistenti: I Woodhouse e gli Ingham-Whitaker e di perseverare per vent’anni prima di raccoglierne i frutti. E poi la straordinaria capacità imprenditoriale del figlio Ignazio senior che fondendo la sua compagnia di navigazione con la Rubattino di Genova ha creato il colosso NGI Navigazione Generale Italiana.
Perché leggere Gli anni d’oro della dinastia Florio?
Perché l’idea, la struttura e il contenuto sono il frutto dell’ingegno di una giovane che ha saputo coltivare la sua passione fino a decidere di scrivere un libro. La speranza è che questa esperienza possa servire da esempio per i suoi coetanei, incoraggiandoli a leggere, scrivere e credere nei loro sogni.
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