Cleopatra la schiava dei romani nel saggio di Giuseppe Lorin

Intervista a Giuseppe Lorin per l’uscita del saggio Cleopatra, la schiava dei romani Viaggio introduttivo nella terra dei faraoni.

Come prima domanda non posso non chiederti come è nata l’idea di questo libro così particolare?

L’idea è sgorgata nella mia mente in seguito d una passeggiata nell’attesa dell’arrivo di mia moglie. Ero nell’alto parco degli Eucalipti, in viale dell’Artigianato all’EUR, qui a Roma dove intento ammiravo gli immensi riquadri a stele in travertino di Fausto Melotti (Rovereto, 8 giugno 1901 – Milano, 22 giugno 1986) e di Aroldo Bellini (Perugia 1902 – Roma 1984), che ricordano il mito di Meleagro e della sua Cleopatra che non era la regina dell’alto e del basso Nilo.

Il tuo ultimo libro risale al 2019. Cosa si prova in prossimità dell’uscita di un nuovo libro?

Dopo aver vissuto per quattro anni con Cleopatra, Cesare e Marco Antonio e ora dare addio a queste entità che mi hanno accompagnato e permesso di scrivere le loro storie e di farli rivivere qui, nella mia stanza dove a tavolino li ho materializzati con la mia sensibilità attoriale, devo affermare che mi dispiace. Ma felice di stringerli a me nel mio saggio che parla di loro e della loro vita.

Perché è così importante per te questo libro, in particolare Cleopatra la protagonista delle 400 pagine di quest’opera?

Cleopatra è antesignana del pensiero europeo, una eroina ante litteram d’Europa; è stata la prima Ursula von der Leyen della storia. Stirpe generata in Macedonia ellenica, legami fraterni con l’Africa del filoellenicos Nectaneb I della XXX Dinastia (378-341), con Cipro dove ancora ci sono le rovine della reggia del faraone e dove nacque la madre di Cleopatra VII la cipriota. Tutta l’area del Mediterraneo è stata toccata dai commercianti egizi, e Roma che catturò il cuore di Cleopatra. Cleopatra VII, intesa come strumento di pace dalle radici europee trapiantate in terra d’Egitto, sembra essere ancora viva!   

Oltre Cleopatra, protagonista del tuo libro, quali sono i personaggi che hai più amato e che ami ancora e che troveremo fra le pagine di questa nuova opera?

I personaggi sono indistintamente tutti quelli contenuti nel mio saggio storico, alcuni già nominati, e che ho amato nella scrittura del libro come Cleopatra, Cesare e Marco Antonio e tutti coloro che apprezzavano e proteggevano la regina dell’alto e basso Egitto, mentre altri che non appartenevano alle grazie dei protagonisti li ho “amati” di meno, come l’infido e opportunista Cicerone, Gaio Cesare Ottaviano Augusto, Cneo Pompeo Magno, e tanti altri detrattori della regina Cleopatra VII, e primo fra tutti quello che diventerà il primo imperatore dell’Urbis Romae, Cesare Ottaviano Augusto oltre a Calpurnia, la moglie di Gaio Giulio Cesare, e ad alcuni storiografi dell’epoca imperiale come, ripeto, Cicerone, che hanno operato una disinformazione e una distorsione della verità storica affinché la regina fosse colpita dalla damnatio memoriae.

Il 10 marzo prossimo uscirà il libro, quali sono le tue aspettative, soprattutto quali sono le aspettative dei personaggi del libro. In definitiva qual è il messaggio che vuoi trasmettere ai tuoi vecchi lettori e ai nuovi che, ti auguriamo, saranno in molti?

Inizieremo dalla presentazione del libro ai lettori ed è per questa ragione che sarà un battesimo “faraonico”. Invito tutti, amici e non, all’evento storico che abbraccia i campi della storia, della poesia, della drammaturgia, della tragedia e della immancabile politica. Il messaggio è ciò che arriverà all’emotività, al cuore dei presenti e a chi leggerà il libro.

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