Mira, un’eroina moderna dalla forza singolare.
Verginità rapite è il nuovo romanzo della scrittrice Ismete Selmanaj Leba. La storia racconta di una ragazza albanese che diventerà presto donna. Trascorre l’adolescenza nell’Albania comunista tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80. A seguito di una violenza rimane incinta ed é costretta ad allontanarsi dalla sua famiglia per non disonorarla. Queste situazioni le cambieranno radicalmente la vita ma non le impediranno, una volta diventata una donna, di perseguire i suoi progetti per costruirsi un futuro migliore.
Il libro è un romanzo di formazione che segue Mira dalla sua adolescenza fino all’età adulta. Con l’avanzare delle pagine si inizia ad intraprendere insieme alla protagonista un percorso che, subito, diviene dialogo intimo tra personaggio e lettore. Mira ci conduce negli angoli insondabili del suo cuore; ci svela i suoi segreti più scabrosi e i suoi desideri più nascosti. Assistiamo allo sconvolgimento della sua vita e non potendo fare a meno di definirla un’eroina. Una combattente moderna che, nella miseria e nella difficile situazione sociale e politica che la circonda, cerca di ricostruirsi una vita nuova.
Ed è proprio andando avanti in questa storia che Mira diventa il simbolo di un intero Paese, l’Albania, nazione ricostruita dalle ceneri lasciate dalla dittatura.
Mira è simbolo di un intero popolo; un popolo violentato che ha saputo rialzarsi in piedi e riacquistare la sua dignità.
Dopo aver letto Verginità rapite ci si rende conto che l’età anagrafica non conta nulla, che la vita fa crescere e diventare adulti da un giorno all’altro.
Con questo titolo la casa editrice Bonfirraro ha voluto creare un collegamento tra l’innocenza di Mira, rubatale in giova età, e l’onore di una Nazione che un regime totalitario ha saputo soffocare.
La storia, le vicende, l’intreccio inaspettato e i colpi di scena fanno di questa storia un romanzo dalla forza singolare.